Storia del Progetto
Il WebGIS SITAR è frutto di una nuova ingegnerizzazione iniziata nel 2018 che ha reso il sistema più prestante dal punto di vista tecnologico e informatico. Il webGIS presenta nuovi strumenti di navigazione, consultazione e ricerca dei dati relativi alle indagini archeologiche condotte dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Il nuovo applicativo permette all’utente di esplorare i contenuti su mappa, personalizzare i livelli cartografici, salvare le proprie ricerche, condividere i dati e acquisire Open Data archeologici nei principali formati aperti (JSON, KML, SHP,GEOTIFF, SGV). Inoltre la Digital Library, attraverso l’utilizzo dell’ElasticSearch, consente di effettuare ricerche testuali nelle informazioni presenti nel database e nell’ingente patrimonio documentale conservato nell’archivio digitale SITAR.

Il nuovo portale web del Progetto SITAR raccoglie la decennale esperienza del progetto mettendo a disposizione dell’utente tutte le informazioni utili alla consultazione e all’utilizzo dei dati SITAR e si propone come punto di accesso privilegiato agli Open Data e alle informazioni sulle più recenti scoperte archeologiche della città di Roma. La riprogettazione del layout permette all’utente di accedere a tutti i contenuti e agli approfondimenti in modo semplice e veloce, lo accompagna con istruzioni e tutorial nella navigazione nel nuovo applicativo WebGIS SITAR e nell’utilizzo degli Open Data; inoltre, indica all’Utente Professionista le linee guida da seguire per la predisposizione dei dati in SITAR e la consegna della documentazione. Il portale è stato implementato tramite piattaforma WordPress ed è stata eseguita un’ottimizzazione SEO delle pagine per una migliore ricercabilità nel web.
Nuova ingegnerizzazione del modulo Vincoli.

Sviluppo del modulo vincoli nel WebGIS SITAR volto a renderlo più prestante dal punto di vista tecnologico e informatico. L’implementazione strutturale del nuovo modulo dei Dispositivi di Tutela prevedrà la progettazione delle interfacce di gestione e di visualizzazione dei vincoli nonché degli strumenti al servizio delle procedure operative.
Collaborazione per l’interscambio tra la documentazione di scavo e d’archivio del SITAR e i dati prodotti dalle indagini di Rome Transformed.
Rome Transformed
Rome Transformed è un programma di ricerca interdisciplinare quinquennale (2019-2024), finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) nell’ambito del programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020, finalizzato all’analisi integrata dello sviluppo urbanistico e alla mappatura dei cambiamenti religiosi, militari e politici del Celio orientale dal I all’VIII secolo. Il progetto, guidato dall’Università di Newcastle, con la partecipazione della British School at Rome, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università di Firenze, è svolto in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Nell’ambito della collaborazione con la SSABAP-RM è previsto un interscambio tra la documentazione di scavo e d’archivio acquisita dal Progetto SITAR e i dati prodotti dalle indagini di Rome Transformed che confluiranno, al termine del programma di ricerca, nel WebGIS SITAR.
Nuova ingegnerizzazione, volta a rendere il sistema più prestante dal punto di vista tecnologico e informatico.

Nuova ingegnerizzazione dell’applicativo webgis, volta a rendere il sistema più prestante dal punto di vista tecnologico e informatico. Rilascio del nuovo WebGIS SITAR e attività di testing delle funzionalità di backend e frontend per la successiva messa online.
Migrazione complessiva di tutto il repository documentale SITAR sulla nuova infrastruttura cloud-based allestita dal GARR.
cloud.garr.it Digital Library
Passaggio dall’Archivio Digitale (SIGEDO) alla nuova Digital Library. Migrazione complessiva di tutto il repository documentale del SITAR, del GeoDB SITAR, delle applicazioni web e di tutte le macchine virtuali sulla nuova infrastruttura cloud-based allestita dal GARR.
Online il webAIS – web Archaeological Information System
L’ applicativo webAIS rappresenta l’evoluzione del precedente webGIS, ma con un’architettura software articolata su tecnologie e componenti Open Source: per lo sviluppo della logica applicativa (Java 8, Spring Framework 4, Spring MVC con supporto REST, Spring Security con integrazione SSO/SAML 2), per la gestione dei dati cartografici (Geoserver 2.10) e per l’interfaccia web (HTML 5, JavaScript, JQuery + Bootstrap, OpenLayers). Il webAIS è stato realizzato ponendo in primo piano gli aspetti dell’interoperabilità tra sistemi ed utilizza protocolli standard quali i REST Web Services e gli Open Geospatial Consortium (OGC) Open Web Services (OWS).
Interscambio di web services WMS con il sistema “GIS di Roma nel XVIII secolo” relativi alla pianta del Nolli, curato dal centro di ricerche CROMA dell’Università di Roma Tre.
croma.uniroma3.it

L’HGIS (Historical GIS) di Roma nel XVIII secolo è parte integrante del progetto multidisciplinare per la costruzione di un «Atlante di Roma» promosso dal CROMA dell’Università Roma Tre. Obiettivo dell’«Atlante» è l’analisi delle caratteristiche fisiche e socioeconomiche di Roma e le sue trasformazioni nel tempo, attraverso l’utilizzo integrato di fonti storiche di carattere cartografico, documentario, iconografico. Una prima fase del progetto, riguardante lo studio del settecento romano, si avvale di una fonte cartografico-descrittiva di assoluto rilievo: la «Nuova pianta di Roma», pubblicata nel 1748 da Giovanni Battista Nolli. L’HGIS segue la pubblicazione nel 2013 dell’opera in due volumi «Roma nel Settecento». ll progetto è stato realizzato in collaborazione con Fondazione Marco Besso, MIBACT (Archivio di Stato di Roma, Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Istituto Nazionale per la Grafica), Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, creatività e produzione artistica (Archivio Storico Capitolino, Biblioteca Sarti, Museo di Roma). La collaborazione con la SSABAP-RM prevede un interscambio di web services WMS tra il SITAR e l’HGIS.
Primo approccio con le tematiche connesse con la rappresentazione multi-dimensionale dei dati archeologici territoriali..
Prime sperimentazioni di funzionalità GIS 3D e primo approccio con le tematiche connesse con la rappresentazione multi-dimensionale dei dati archeologici territoriali sistematizzati nel GeoDB SITAR, in parallelo agli sviluppi tecnologici che hanno condotto alla costituzione della banca dati SITAR e all’implementazione delle diverse applicazioni web. Sono state avviate alcune sperimentazioni su funzionalità di rappresentazione e interrogazione di dati di test relativi a un settore del centro urbano di Roma.
Sviluppo sperimentale di un ambiente web per la condivisione di tutte le risorse informative del SITAR con le differenti categorie di utenza.
Il prototipo di Knowledge Management System (KMS) del SITAR è stato oggetto di una breve linea di sviluppo tra 2016 e 2017, attraverso la quale si è inteso sperimentare l’implementazione di un ambiente web nel quale tutte le risorse informative del SITAR potessero essere condivise con le differenti categorie di utenza, dalla documentazione progettuale e tecnica relativa alla piattaforma web, fino agli approfondimenti conoscitivi eseguiti nel tempo sui singoli contesti di scavo, restauro, sui corredi documentali di monumenti e siti archeologici, sulle fonti archivistiche primarie, etc. Il prototipo prevedeva l’utilizzo del software Open Source Moodle, ossia una piattaforma in grado di offrire accessibilità a sezioni e documenti permettendo una migliore interazione tra il SITAR e l’utente.
Realizzato il primo portale web informativo dedicato al Progetto SITAR.
Il primo portale web del Progetto SITAR permetteva di accedere a diverse sezioni informative connotate da un livello progressivo di approfondimento e, attraverso il menù degli strumenti applicativi nell’home page, alle diverse applicazioni web gestionali e di prima pubblicazione dei dati, oltre alla relativa documentazione illustrativa. Il portale web si è basato su un’istanza del CMS WordPress configurata sul piano del template grafico tramite Themify.
Prima versione del nuovo applicativo webAIS e passaggio dal framework Map Guide al GeoServer.
Prima versione del webAIS con una generazione delle mappe web demandata a GeoServer (non più a Map Guide come per il webGIS). La logica funzionale propria del web server cartografico GeoServer, impiegato nell’implementazione del webAIS, ha permesso la pubblicazione di qualsiasi dataset (tabelle spazializzate del GeoDB SITAR; shape files; risorse geospaziali di tipo raster; etc.), rendendolo accessibile a ogni tipologia di client OGC-compliant in modalità WMS e WFS, in numerosi formati standard tra quelli definiti dall’OGC e in uso in ambito di interoperabilità tra sistemi SGIS/SIT/IDT.
Sviluppo del Modulo di Gestione Documentale o Archivio Digitale.
Il Modulo di Gestione Documentale o Archivio Digitale (SIGEDO) è l’applicazione web dedicata alla gestione dei documenti digitali correlati con le classi logico-concettuali del SITAR (OI, PA, UA e DT), prodotti nell’ambito dei flussi di lavoro quotidiani della Soprintendenza e rielaborati nel processo di ottimizzazione, georeferenziazione e metadatazione dall’Ufficio SITAR. L’applicazione è stata ideata, progettata e implementata al solo scopo di dotare gli utenti autorizzati alla gestione dei files documentali di uno strumento web in grado di poter effettuare alcune semplici operazioni: accedere ai metadati identificativi e descrittivi essenziali di ciascuna risorsa documentale archiviata in SITAR, potendo disporre di un primo strumento di orientamento rispetto alla crescente consistenza della sezione documentale del sistema e di un utile riferimento per la richiesta di copie di documentazioni soprattutto scientifiche per finalità di studio e lavoro. Lo sviluppo del codice applicativo si è basato sempre su un’integrazione tra Php e ExtJS, utilizzando alcuni plug-in di quest’ultimo framework Open Source per la gestione delle funzionalità di base correlate con il trattamento e la consultazione degli elaborati digitali (upload, preview, download, etc.).
Sviluppo sperimentale dell’applicazione del Modulo Unità Stratigrafica per la gestione delle schede di unità stratigrafica.
Il prototipo dell’applicazione del Modulo Unità Stratigrafica rappresenta una prima sperimentazione di gestione della documentazione schedografica relativa alle Unità Stratigrafiche (US) e degli elaborati documentali allegati, condotta all’interno di un cantiere di scavo di archeologia preventiva nel centro di Roma. Lo sviluppo tecnologico, basato sul ricorso a un’implementazione dell’interfaccia utente tramite Php e ExtJS e al web server cartografico GeoServer, ha previsto un’analisi concettuale apposita riferita alle note norme MiBACT di compilazione delle scheda US e sulla necessaria integrazione nel GeoDB SITAR di tutte le relazioni e le associazioni logico-concettuali necessarie alla gestione della documentazione archeologica relativa alle Unità stratigrafiche e di un qualsiasi intervento di scavo archeologico stratigrafico.
Avvio della nuova linea progettuale della Digital Library.
Avvio della linea progettuale della Digital Library per la gestione delle risorse documentali correlate alle entità informative della banca dati archeologica e territoriale SITAR. Un sistema di gestione avanzata, di pubblicazione e condivisione con tutti gli utenti della piattaforma SITAR del repository documentale presente nel Modulo di Gestione Documentale o Archivio Digitale. La Digital Library ha lo scopo di implementare un ambiente non unicamente di carattere gestionale, quale è il Modulo di Gestione Documentale o Archivio Digitale, ma ampliare gli aspetti di sistematizzazione, pubblicazione, condivisione e piena valorizzazione del patrimonio informativo di Roma e del suo territorio.
Cooperazione scientifica e tecnologica per un progetto pilota di digitalizzazione avanzata e di metadatazione del fondo archivistico del Museo Nazionale dell’Alto Medioevo di Roma, per la sua piena integrazione nella banca dati SITAR e nella Science and Technology Digital Library del CNR.

Il Progetto Science & Technology Digital Library (2012-2015) nasce con lo scopo di sviluppare e creare una Digital Library per mettere la scienza, la cultura e la tecnologia a disposizione di tutti, garantendo una gestione e un utilizzo efficienti e trasparenti. La Science & Technology Digital Library (S&TDL) gestisce una ricca gamma di strumenti e contenuti integrati, facilmente utilizzabili grazie a un accesso unico semplificato mettendo a disposizione alcune centinaia di migliaia di risorse digitali, di natura assai eterogenea: prodotti della ricerca e datasets, dati e informazioni riguardanti le attività di ricerca, contenuti digitalizzati di interesse storico e culturale, oggetti tridimensionali e materiali multimediali. L’impiego esperto del Web semantico ha consentito di sviluppare una rete di relazioni e interconnessioni fra le varie componenti del sistema. Nell’ambito della collaborazione con il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo di Roma è stato avviato un progetto pilota di digitalizzazione avanzata e di metadatazione del fondo archivistico del museo, per la sua piena integrazione nella banca dati SITAR e nella Science and Technology Digital Library del CNR.
Collaborazione istituzionale tra l’Archivio Centrale dello Stato e la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma per l’inventariazione, la digitalizzazione, l’analisi e la successiva messa in rete dei disegni, dei rilievi e delle relazioni di scavo del Fondo Gatti.
acs.beniculturali.it Convenzione
Il Fondo Gatti conserva traccia delle principali attività di scavo, ricerca e tutela svolte a Roma tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta, minuziosamente documentate da Giuseppe (1838-1914), Edoardo (1875-1928), e Guglielmo Gatti (1905-1981): tre generazioni di topografi di Roma antica e disegnatori che operarono presso la Soprintendenza statale e la X Ripartizione Antichità e Belle Arti del Comune di Roma. Le carte del fondo sono state donate all’Archivio Centrale dello Stato dagli eredi di Guglielmo Gatti alla morte di quest’ultimo nel 1981. La convenzione di collaborazione istituzionale tra l’Archivio Centrale dello Stato e la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma prevede l’inventariazione, la digitalizzazione, l’analisi e la successiva messa in rete dei disegni, dei rilievi e delle relazioni di scavo che compongono l’Archivio Gatti.
Integrazione di strumenti web editing e di analisi.

Integrazione di strumenti di web editing e di analisi più avanzati presenti in altri applicativi desktop o SaaS, sia commeciali che FOSS, come l’editing cartografico, la georeferenziazione di entità raster e le analisi statistiche multivariate.
Accordo per l’innovazione dei servizi di rete e la realizzazione di un primo prototipo di infrastruttura digitale dedicata alla piattaforma web del SITAR, interamente implementata sui nodi della Rete GARR-X e collegamento alla dorsale europea della ricerca e dell’istruzione GÉANT.

GARR è la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione e della ricerca. Il suo principale obiettivo è quello di fornire connettività ad alte prestazioni e di sviluppare servizi innovativi per le attività quotidiane di docenti, ricercatori e studenti e per la collaborazione a livello internazionale.
La rete GARR è ideata e gestita dal Consortium GARR, un’associazione senza fini di lucro fondata sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La collaborazione tra il GARR e la Soprintendenza si inserisce all’interno di una strategia di utilizzo delle nuove tecnologie ICT al servizio della conservazione, studio e valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale italiano avendo come obbiettivo l’innovazione dei servizi di rete e la realizzazione di un primo prototipo di infrastruttura digitale dedicata alla piattaforma web del SITAR, interamente implementata sui nodi della Rete GARR-X e collegamento alla dorsale europea della ricerca e dell’istruzione GÉANT.
Interoperabilità semantica e tecnologica tra differenti sistemi informativi pubblici tra cui la specifica CIDOC-CRM-Archeo.

Il progetto europeo ARIADNE – Advanced Research Infrastructure for Archaeological Dataset Networking in Europe – punta alla creazione di un’infrastruttura di ricerca che metta in rete i dati contenuti negli archivi archeologici digitali di diversi paesi e consenta ai ricercatori di accedervi direttamente dal web. Il Progetto è coordinato dal Laboratorio Servizi Didattici e Scientifici (Pin) dell’Università di Firenze, con la partecipazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). I partner della rete di ARIADNE lavorano al raggiungimento di un elevato livello di interoperabilità, in particolare con riferimenti incrociati dei metadati relativi ai vari set di dati e migliorando i thesauri al fine di superare le barriere linguistiche. Il paradigma di dati collegati, il data mining e le tecniche di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) offrono un’ulteriore possibilità di integrazione. Il SITAR ha avviato un protocollo d’intesa con il Progetto Ariadne per la condivisione di open dataset a carattere territoriale archeologico con un mapping concettuale e fisico tra il modello dati SITAR e della banca dati NIOBE della Soprintendenza e il noto modello semantico CIDOC-CRM, in particolare la specifica CIDOC-CRM-Archeo.
Partecipazione al progetto, coordinato per il MiBACT dall’ICCU, volto alla definizione di linee guida e di buone pratiche per la conservazione a lungo termine dei contenuti digitali relativi al Patrimonio Culturale nazionale ed europee.
dchrp.eu iccu.sbn.it

DCH-RP Digital Cultural Heritage Roadmap for Preservation è un progetto coordinato dall’ICCU finalizzato all’indagine e alla definizione di strumenti e procedure per la conservazione digitale del patrimonio culturale, attraverso la progettazione di una Roadmap condivisa e avvalendosi dell’uso delle e-Infrastructure per la ricerca quale canale per la fornitura di servizi nel settore della Digital Cultural Heritage.
Aggiornamento nel webGIS del framework Map Guide con una versione Open Source.
mapguide.osgeo.orgAggiornamento del framework Map Guide alla versione OS 2.5. Map Guide Open Source è una piattaforma web che consente agli utenti di sviluppare e utilizzare applicazioni di mappatura web e servizi web geospaziali. Map Guide presenta un visualizzatore interattivo che include il supporto per la selezione delle funzioni, l’ispezione delle proprietà e i suggerimenti sulla mappa; include un database XML per la gestione dei contenuti e supporta i formati di file, database e standard geospaziali più diffusi.
Condivisione del modello logico – procedurale del SITAR per la realizzazione del SITAVR (Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Verona) e per la formalizzazione di un modello dati comune secondo le specifiche del GeoUML.
sitavr.scienze.univr.it
Il Progetto SITAVR – Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Verona, condotto con un accordo di programma tra Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo, Vicenza, Università di Verona (Dipartimenti “TeSIS” e di Informatica) e Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, si pone come obbiettivo l’ottimizzazione dei processi di catalogazione e gestione del patrimonio culturale di Verona tramite l’organizzazione dei dati secondo modelli aderenti alle normative italiane ed europee e la realizzazione di strumenti efficienti, continuamente aggiornabili e di facile comunicazione in rete, che contribuiscano alla tutela e alla pianificazione urbanistica, oltre che alla diffusione della conoscenza. Il Progetto si è basato sul riutilizzo del software in uso nell’ambito del progetto SITAR lavorando, in particolare, sull’analisi e la documentazione del modello dei dati e l’adeguamento del sistema informativo e dell’applicazione web alle peculiarità dei dati veronesi. Per la descrizione del modello dei dati sono stati utilizzati gli strumenti e la metodologia GeoUML.
Collaborazione con la Rivista scientifica “Archeologia e Calcolatori“ per la pubblicazione di volumi di atti di convegni e workshop archeologici e di tecnologie applicate, ospitati o partecipati dalla SSBAR.
archcalc.cnr.it
Fin dal 1990 Archeologia e Calcolatori è un osservatorio internazionale degli aspetti teorici e metodologici dell’informatica e della tecnologia dell’informazione applicate all’archeologia. La rivista, arricchitasi dal 2007 con la pubblicazionne dei Supplementi, è nata su iniziativa dell’Istituto per l’Archeologia Etrusco-Italica (ora Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale) del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena. La collaborazione editoriale con la Rivista Archeologia e Calcolatori ha permesso la pubblicazione di volumi di atti di convegni e workshop archeologici e di tecnologie applicate, ospitati o partecipati dalla SSBAR.
Nuova interfaccia web e implementazione funzionale del webGIS.
Nuova interfaccia web e implementazione funzionale del webGIS, integrazione degli strumenti di data-editing nelle web-gis applications. Il webGIS è stato progettato e sviluppato a partire dalla struttura fisica del RDBMS PostgreSQL/PostGIS, ricorrendo alle funzionalità di web mapping offerte dal web server cartografico Map Guide e all’opportuna implementazione di un’interfaccia utente basata su un’interazione tra Php e alcuni moduli funzionali compilati con il framework ExtJS, integrando per la prima volta in un’applicazione web del SITAR alcune funzioni di editing delle geometrie, mediante la libreria software di Open Layers.
WMS e WFS sperimentali di pubblicazione dei dataset relativi alle quattro classi logiche primarie.

Pubblicazione dei web services SITAR: WMS e WFS sperimentali di pubblicazione dei dataset relativi alle quattro classi logiche primarie (OI – indagini, PA – evidenze, UA – monumenti/complessi, DT – dispositivi di tutela).
Definizione requisiti minimi per la realizzazione la realizzazione del SIT archeologico nazionale per i beni archeologici – SITAN.

La Commissione Paritetica per lo sviluppo e la redazione di un progetto per la realizzazione del sistema informativo territoriale del patrimonio archeologico italiano, nominata dal Ministro per i Beni e le Attività culturali con DM n.22 del 22 Dicembre 2009, ha condotto i suoi lavori nel corso del 2010 con sei riunioni plenarie, avvalendosi, al suo interno, di un apposito Gruppo Tecnico del quale facevano parte alcuni membri della stessa Commissione integrati con persone altamente qualificate sul piano dell’informatica applicata all’archeologia. Al termine dei lavori, il 4 Febbraio 2011, la Commissione ha approvato all’unanimità un Documento conclusivo che contiene un piano operativo articolato e dettagliato relativamente ad attività da mettere in atto per la realizzazione effettiva del SITAN. Il MiBAC ha recepito l’auspicio contenuto nella relazione finale della Commissione e, su nomina diretta del Direttore Generale per le antichità Luigi Malnati, è stato istituito in data 30 Novembre 2011 il Gruppo di lavoro paritetico e permanente per la realizzazione del SIT Nazionale per i Beni Archeologici, presieduto dallo stesso Malnati e composto da M. R. Barbera, A. Campanelli, F. Gambari, G. Sassatelli, G. Azzena, S. Campana, P. Carafa, A. Gottarelli, L. Moro, A. Negri, M. Serlorenzi, M. G. Fichera, con il compito specifico di sperimentare le potenzialità del progetto generale del SITAN e la sua applicazione pratica.
Prima versione della Carta dei Vincoli Archeologici di Roma.
L’Ambiente Tutela Web deriva da una specializzazione del pregresso webGIS rispetto al quale risulta distinto per taluni aspetti dell’interfaccia e soprattutto per le funzionalità specifiche implementate ad hoc per la gestione dei dispositivi giuridici di tutela e delle informazioni amministrative, anagrafiche e catastali strettamente correlate. Per ragioni di competenze istituzionali la base di sviluppo si è concentrata sui soli dispositivi di tutela archeologica. Il paradigma di sviluppo tecnico è coinciso pertanto con quello del webGIS, basato su Map Guide nella versione Server Enterprise rilasciata da Autodesk nel 2010 come web server cartografico e Php, ExtJS e Open Layers per l’implementazione dell’interfaccia utente.
Implementazione della base dati SITAR, con informatizzazione dell’Archivio dei Vincoli ed espansione dell’architettura logica del sistema. Il Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma si avvale di software di tipo Open Source.
Seconda fase di sviluppo del sistema che ha previsto l’ampliamento del modello concettuale e del modello dati proprio del SITAR (OI, PA, DT) con l’implementazione della nuova classe logica delle Unità Archeologiche (UA), l’estensione funzionale dell’applicativo web schedografico con l’aggiunta di un nuovo modulo dedicato alla gestione della base di conoscenze pregresse sulle quali impostare le analisi e gli studi specialistici sul fenomeno del rischio sismico dei monumenti archeologici e dei complessi storici. Le ottimizzazioni e le integrazioni logiche hanno riguardato l’intera strutturazione del geodatabase, compresa l‘estensione spaziale delle tabelle dedicate alle classi di entità non presente nella versione prototipale del DB SITAR. Contemporaneamente all’evoluzione della struttura logica del geoDB SITAR, un’attività fondamentale di analisi e di sviluppo tecnologico è stata focalizzata sulle policies di accesso controllato alle applicazioni web ed alla base dati del SITAR. Il risultato è rappresentato, in prima istanza, dall’integrazione nell’applicativo web schedografico di un modulo di gestione dei gruppi di utenze e dei singoli utenti (c.d. RBAC – Role Based Access Control) e di un modulo specifico per i permessi granulari a livello di singolo set di dati OI, PA, UA e DT (RAC – Record Access Control).
Istituzione della commissione paritetica per la definizione dei requisiti minimi per la creazione di un sistema informativo territoriale nazionale.


Istituzione della Commissione Paritetica per lo sviluppo e la redazione di un progetto per la realizzazione del sistema informativo territoriale del patrimonio archeologico italiano, nominata dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali con DM n.22 del 22 Dicembre 2009.
Interscambio dei tematismi e delle cartografie di base relativi al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale.
regione.lazio.it
Protocollo d’intesa (prot. 12004 del 6/11/2009) per l’interscambio delle cartografie di base relative al Piano Territoriale Paesaggistico della Regione Lazio (PTPR) il cui uso è limitato alla sola consultazione attraverso il WebGIS del SITAR e alla Nuova Carta Tecnica della Regione Lazio, messa a disposizione della SSBAR ai soli fini di prima sperimentazione tecnologica e di interazione in remoto tra i rispettivi SIT.
Richiesta della base cartografica digitalizzata e georeferenziata del Catasto storico, progetto Sistema Informativo Geografico Descriptio Romae
dipsuwebgis.uniroma3.it


Richiesta per la fornitura della base cartografica digitalizzata e georeferenziata del Catasto storico alla Sovrintendenza Capitolina i Beni Culturali e all’Università Roma Tre – Dipartimento di Studi Urbani (prot. 21382 del 27/07/2009). Il Sistema Informativo Geografico Descriptio Romae, nato dal progetto di ricerca del Dipartimento di Studi Urbani dell’Università Roma Tre e della Sovrintendenza Capitolina dal titolo “Pianta di Roma per il Giubileo del 2000”, prevedeva la realizzazione di un primo GIS sulla città storica. La principale base cartografica del Sistema è il Catasto Urbano Pio-Gregoriano. Al Sistema Informativo Geografico Descriptio Romae sono collegati la pianta di Roma di G.B. Nolli del 1748, l’attuale pianta della città, nonché un cospicuo numero di schede (circa 3000) e un paragonabile numero di documenti iconografici sull’archeologia e l’architettura urbana.
Interscambio di dati archeologici territoriali e basi cartografiche tematiche per il censimento delle aree archeologiche e monumentali di rispettiva competenza per la Carta delle Aree Demaniali.
sovraintendenzaroma.it

Accordo per l’interscambio di dati archeologici territoriali e basi cartografiche (prot. 16870 del 17/08/2009) per un primo censimento delle aree archeologiche e monumentali di competenza giuridica della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma e del Comune di Roma, promosso dall’Ufficio del Commissario governativo per l’Area archeologica di Roma ed Ostia .
Recepiti gli esiti dei lavori delle équipes di ricerca istituite nel 2009 dall’Ufficio del Commissario delegato per le Aree archeologiche di Roma ed Ostia ai fini dell’analisi e della riduzione del rischio sismico cui è soggetto il patrimonio archeologico e monumentale romano.
dssbc.unisi.it
Recepiti gli esiti dei lavori delle équipes di ricerca istituite nel 2009 dall’Ufficio del Commissario delegato per le Aree archeologiche di Roma ed Ostia ai fini dell’analisi e della riduzione del rischio sismico cui è soggetto il patrimonio archeologico e monumentale romano. Il Commissario ha inteso utilizzare il SITAR come contenitore in cui far confluire tutti i dati delle ricerche e dei lavori svolti per mettere in sicurezza i principali contesti archeologici della Soprintendenza. Lo sviluppo dell’interfaccia per la registrazione dei dati sul rischio sismico è stata affidata al Laboratorio di Informatica applicata all’archeologia medievale (LIAAM) dell’Università di Siena.
Primo sviluppo e test delle web applications: pubblicati per la prima volta i dati scientifici sul webGIS del SITAR nella rete intranet della Soprintendenza.
La prima fase progettuale ha condotto alla strutturazione del nucleo essenziale del database del SITAR con i primi livelli logici delle Origini dell’Informazione (OI), delle Partizioni Archeologiche (PA), dei Dispositivi di Tutela (DT) e di un prototipo di interfaccia dell’applicativo web schedografico implementato mediante il framework di sviluppo web «Ruby on rails», al fine di interfacciare la base dati strutturata su RDBMS Open Source in PostgreSQL 8.3. E’ stato utilizzato il tool di web mapping Map Guide Studio 2009 per generare il web layout, gli oggetti mappa, i layers cartografici e alcune joins tra i dati pubblicati nel prototipo di WebGIS. In parallelo, il Gruppo di lavoro ha studiato e definito in prima istanza le procedure di reperimento, elaborazione digitale e sistematizzazione dei dati d’archivio presenti nelle diverse sedi e negli uffici della SSBAR. Quest’ultima attività ha richiesto anche l’opportuna strutturazione della piattaforma hardware del SITAR. Nel corso delle fasi di sperimentazione, le risorse del sistema sono state rese accessibili alle sole utenze interne all’intranet locale della SSBAR.
Interscambio dei dati archeologici relativi al centro storico fra il SITAR e il Progetto “Atlante di Roma”.

Attivazione di un processo di interscambio dei dati ed interoperabilità tra i sistemi SITAR e il Sistema Informativo Archeologico di Roma antica e del suo territorio (SIA), sviluppato dalla cattedra di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana della facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. (Protocolli d’intesa n. 12216 del 17/04/2008).
Commissione ministeriale paritetica per la realizzazione del Sistema Informativo archeologico delle città italiane e dei loro territori: definizione dei requisiti minimi per la creazione di un sistema informativo territoriale per il Comune di Roma.
Convegno Pubblicazione
Istituzione della Commissione ministeriale paritetica per la realizzazione del sistema informativo archeologico delle città italiane e dei loro territori, istituita con D.M. 24 gennaio 2007. Progetto, frutto di un primo gruppo di lavoro formato da A. Bottini, da R. Sebastiani (a cui sono subentrati in seguito R. Egidi, G. Azzena e S. Campana) e M. Serlorenzi, oltre alla consulenza di A. Carandini e P. Carafa dell’Università “Sapienza” di Roma. Vengono definiti i requisiti minimi per la creazione di un sistema informativo territoriale per il Comune di Roma con la realizzazione del primo prototipo del SITAR. In questo primo stadio sono stati incaricati della progettazione informatica del SITAR A. De Tommasi, E. Farinetti, A. Varavallo, in collaborazione con il CED della SSBAR diretto da P. Porreca, realizzando un primo prototipo di database che lavorava in locale.
Interscambio di dati archeologici territoriali e basi cartografiche di competenza per allineare i rispettivi sistemi informativi con modalità di aggiornamento periodico per forme più avanzate di interoperabilità tecnologica.
sovraintendenzaroma.it

Protocollo d’intesa (prot. 12203 del 18/07/2005) per l’interscambio di dati archeologici territoriali e basi cartografiche di competenza (base aerofotogrammetrica e Carta dell’Agro e del Suburbio di Roma) per allineare i rispettivi sistemi informativi con modalità di aggiornamento periodico per forme più avanzate di interoperabilità tecnologica tra la Soprintendenza Archeologica di Roma e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

